Shared by Max
Adesso me lo stampo e l’incollo in faccia a tutti quei “pigroni” che si incontrano in giro per strada che fanno finta di pedalare su quelle ca**o di bici elettriche… Come se avessero tutti settant’anni…
La scorsa settimana ho letto sul Corriere della Sera di auto elettriche, che secondo alcuni dovrebbero rappresentare la panacea di tutti i mali.
Peccato che fino a che fanno 50-60 Km con una batteria carica non risolvono proprio nulla, tantomeno se l’elettricità la si è prodotta bruciando petrolio in una centrale termoelettrica, come purtroppo si fa in questo paese.
Poi mi è capitato di sentire distrattamente in radio di un viaggio su una moto elettrica “ad impatto zero“, l’iniziativa si chiama Ricarica Italia, trovate info su riders-online.
Ora, ad impatto zero non c’è nulla, se fai qualcosa, qualunque cosa, impatti su questa terra, la scelta è se impattare molto o poco e quanto la cosa sia più o meno sostenibile, l’auto elettrica sicuramente inquina meno (in città ) di una a benzina, ma inquina comunque altrove: dove si produce l’elettricità , dove la si trasporta, dove si costruiscono le batterie e dove si smaltiscono quando sono morte.
Per carità non voglio tornare a vivere nelle caverne cacciando animali con coltelli di selce, la tecnologia è comoda, anche l’auto lo è, se usata quando serve, certo è meglio qualcosa che inquina poco rispetto a un equivalente che inquina molto, ma per favore evitiamo di prenderci per il culo con l’impatto zero, che poi la gente ci crede, rottama l’auto a benzina (e smaltire una automobile costa sia in termini di soldi che di impatto ambientale) e ne compra una elettrica per consumare ed inquinare quasi uguale.
Non dico sempre, ma ogni tanto, usate ‘sta cazzo di bici, almeno inquinerete l’ambiente cacando di gusto dopo una sana attività fisica.